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Tempo di lettura: 6 min'La dieta mediterranea
ANCEL KEYS: IL PADRE DELLA DIETA MEDITERRANEA
Ancel Keys era un biologo e fisiologo statunitense che studiava l’epidemiologia delle malattie cardiovascolari. Proprio grazie ai suoi studi, si accorse che l’alimentazione gioca un ruolo centrale sul rischio di ammalarsi di tali patologie. Individuò così un regime alimentare in grado di avere un impatto positivo sulla salute dell’uomo e lo chiamò: dieta mediterranea. Scopriamo insieme quali sono questi benefici per la nostra salute che hanno, poi, portato l’Unesco a dichiarare la dieta mediterranea “Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità” nel 2010. All’inizio degli anni 50, Ancel Keys viaggiò in molti Paesi del bacino mediterraneo e ne studiò la popolazione. Si accorse che dove la colesterolemia era bassa i medici locali riferivano una bassa percentuale di infarto.
Dunque, si mise ad osservare l’alimentazione abituale dei contadini dei piccoli paesi del Sud Italia e notò che era povera di grassi di origine animale.
Infatti, era costituita per di più da:
- pane
- pasta
- legumi
- frutta e verdura di stagione
- formaggio
- frutta secca quando disponibile
GLI ESORDI DELLA DIETA MEDITERRANEA
Sulla base delle sue osservazioni, Ancel Keys, nel 1958 iniziò a lavorare ad uno studio epidemiologico conosciuto come Seven Countries Study of Cardiovascular Disease. Si tratta di uno studio ancora oggi molto famoso. Comprendeva moltissimi uomini di età compresa tra 40-59 anni e di origini differenti (USA, Finlandia, Olanda, Italia, Grecia, Giappone, Jugoslavia). Si accorse, in questo modo, che le popolazioni del bacino Mediterraneo avevano una minore percentuale di mortalità per infarto rispetto a paesi come la Finlandia e gli Stati Uniti. Quali potevano essere i motivi? Ancel Keys vide con chiarezza che il regime alimentare quotidiano di questi ultimi due paesi includeva molti grassi saturi di origine animale, come:- burro
- strutto
- latte
- formaggi
- carne rossa
PIRAMIDE ALIMENTARE MEDITERRANEA: DALLA TRADIZIONE ALLA SOSTENIBILITA’
Quando pensi alla dieta mediterranea pensi subito alla piramide alimentare.L’ANTENATO DELLA PIRAMIDE MEDITERRANEA
Le prime piramidi alimentari sono: quella americana, elaborata da Walter Willett, e quella greca, di Antonia Trichopoulou e del marito Dimitrios. Vediamola nel dettaglio.
La piramide di Willet consiglia l’assunzione:
- giornaliera di cereali non raffinati, verdura, legumi, frutta, noci, olio di oliva e yogurt
- settimanale di pesce, uova, carne magra
- mensile di carne rossa
- vino con moderazione ai pasti e acqua abbondante
- attività fisica tutti i giorni
LA PIRAMIDE MEDITERRANEA SI EVOLVE
Nel 2009, durante la terza Conferenza Internazionale, è stata presentata la nuova Piramide Alimentare della Dieta Mediterranea Moderna. La nuova piramide tiene conto dell’evoluzione dei tempi e della società. A differenza di quella precedente evidenzia l’importanza dell’attività fisica, della convivialità a tavola e suggerisce di privilegiare il consumo di prodotti locali su base stagionale. Questo è in linea con il concetto di sostenibilità della dieta, argomento di grande importanza in questi ultimi anni.
LA PIRAMIDE MEDITERRANEA CHE GUARDA AL FUTURO
Proprio da questo ultimo concetto della sostenibilità della dieta, alla fine dello scorso anno è stata proposta da Ifmed una nuova piramide della dieta mediterranea.
Questa ultima versione unisce in maniera perfetta gli aspetti nutrizionali con gli aspetti di sostenibilità ambientale.
Infatti c’è una fondamentale novità che si può ben vedere nella rappresentazione grafica: una terza dimensione, in ciascun livello, che rappresenta l’impatto specifico sull’ambiente di ogni categoria alimentare.
E’ basata su alimenti di origine vegetale, mantenendo il modello di dieta mediterraneo originario.
Nello specifico prevede:
- alto consumo di cereali
- frutta e verdura di stagione
- legumi
DIETA MEDITERRANEA E SALUTE: UN BINOMIO INDISSOLUBILE 
Possiamo trovare tantissima la letteratura scientifica sugli effetti positivi della dieta mediterranea, sia sulla perdita di peso che sulla prevenzione delle malattie croniche e degenerative. Vediamo qualche studio insieme.
DIETA MEDITERRANEA E PERDITA DI PESO
La letteratura scientifica accorda sul fatto che la dieta mediterranea sia efficace nella perdita di peso, nel breve e lungo periodo. Proprio per questo Mi Piace Così ha scelto di ricalcare questo modello nutrizionale nella formulazione dei suoi piatti. Prendiamone in esame qualcuno. In uno studio del 2008 sono state reclutate 322 persone di circa 52 anni, con obesità diagnosticata. Ognuna di queste persone è stata assegnata ad uno dei seguenti tre gruppi ed è stato chiesto loro di seguire lo specifico regime alimentare:- a basso contenuto di grassi
- mediterraneo
- a basso contenuto di carboidrati
- per il primo gruppo di 2,9 chili
- 4,4 chili per il gruppo assegnato alla dieta mediterranea
- ed infine, di 4,7 chili per il gruppo con dieta a basso contenuto di carboidrati










