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DIETA IPOSODICA: COSA MANGIARE

DIETA IPOSODICA: COSA MANGIARE

Avete mai sentito parlare della dieta iposodica? Prima di capire di cosa si tratta, facciamo una premessa.

L’alimentazione ricopre un ruolo centrale per il nostro benessere, non solo in termini di peso e di aspetto estetico. Infatti, numerose ricerche scientifiche dimostrano che una corretta alimentazione contribuisca a prevenire numerose patologie croniche tra cui quelle cardiovascolari, ipertensione, malattie neurodegenerative, diabete, obesità e patologie oncologiche.

Cos’è la dieta iposodica?

 

Per semplificare, seguire una dieta iposodica consiste nel ridurre l’assunzione di sale con lo scopo di prevenire o trattare ipertensione e malattie cardiovascolari.

Infatti, la dieta iposodica, ovvero povera di sodio, rappresenta il consiglio numero uno per chi ha problemi di pressione, cardiaci o renali.

Ma non solo, negli ultimi anni si è collegato l’eccessivo consumo di sale anche con altre patologie oncologiche (in particolare allo stomaco), osteoporosi e malattie renali. Ma cosa significa consumare troppo sale?

Qual è il fabbisogno giornaliero di sale?

In condizioni di salute, il nostro organismo ha bisogno di piccole quantità di sodio. Circa 393,4 milligrammi che corrispondono a 1 grammo di sale da cucina (cloruro di sodio). Ma attenzione! Pensate che attraverso l’alimentazione, però, un italiano introduce in media 10 grammi di sale ogni giorno, fra quello contenuto negli alimenti e quello aggiunto nei cibi pronti.

Tuttavia, per raggiungere un compromesso tra la riduzione dell’apporto di sodio come avviene nella dieta iposodica e il mantenimento di una sapidità accettabile, quindi del gusto. Le più recenti Linee guida per una sana alimentazione, pubblicate dal CREA stabiliscono che la dose corretta è non più di 5 grammi di sale al giorno. Questo è fondamentale per prevenire le malattie croniche che abbiamo citato in precedenza.

Ci sono indicazioni specifiche per categorie di persone:

Ad esempio, è consigliabile consumare meno di 4 grammi di sale al giorno per gli anziani. Come mai? Perchè maggiore è l’età, maggiore è il rischio di ipertensione.

Un’altra indicazione che ci viene data riguarda i primi anni di vita, in cui il sale non deve essere mai aggiunto alle pappe. E a partire dal compimento del primo anno il consumo dovrà comunque limitarsi a non più di 2 grammi al giorno.

 

Sale nascosto: di cosa si tratta?

Spesso facciamo un errore ovvero quello di considerare come sale consumato solo quello che noi aggiungiamo al cibo mentre cuciniamo e condiamo le pietanze.

Ma, non è così.

Il 64% del sale che assumiamo proviene da cibi confezionati, lo sapevate? Tra i prodotti preparati che acquistiamo al supermercato e gli alimenti che lo contengono di natura, significa che noi possiamo intervenire in modo diretto solo sul restante 36% assunto.

 

 

Per questo motivo dobbiamo intervenire e seguire una dieta iposodica, riducendo la quantità di sale che noi aggiungiamo ai nostri piatti. Non potendo intervenire sulle dosi presenti nei cibi industriali e/o artigianali.

La sfida è duplice.

  • Per noi consumatori, imparare a scegliere alimenti più salutari con ridotto contenuto di sale. Preferendo cibi freschi e lavorati il meno possibile. Leggendo con attenzione le etichette dei prodotti
  • Invece, per il legislatore, il complesso compito di sensibilizzare i produttori a ridurre le dosi di sale/sodio negli alimenti e nelle preparazioni

Dieta iposodica: quali sono le regole generali?

Chi vuole seguire una dieta iposodica deve innanzitutto conoscere quali sono le fonti di sodio nell’alimentazione:

  1. allo stato naturale negli alimenti (acqua, frutta, verdura, carne, ecc.)
  2. nel sale aggiunto da noi, durante la cottura e a tavola
  3. nei prodotti trasformati, conservati, sia artigianali che industriali (compreso il pane e i prodotti da forno, noti infatti come “fonti nascoste” di sale, dalle quali spesso proviene il maggiore apporto di sodio)

 

Consigli per seguire una dieta iposodica

Vi lasciamo qualche consiglio dei nutrizionisti Mi Piace Così sui cibi da consumare, evitare o limitare per seguire una dieta iposodica e prevenire ipertensione e patologie cardiovascolari:

  • Portare in tavola tutti i giorni alimenti a basso contenuto di sodio: come frutta e verdura, legumi (piselli, fagioli, ceci, fave, lenticchie), carne fresca, pesce fresco o surgelato, latte, latticini e formaggi freschi, uova
  • Sì ad ogni tipo di pasta, riso o altro cereale, purché cucinati in acqua senza sale aggiunto
  • Per dare sapore ai cibi, usate erbe aromatiche (aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, sedano, semi di finocchio) e spezie (pepe, peperoncino, noce moscata, zafferano). Conferiscono uno specifico aroma al cibo e ne migliorano le qualità organolettiche, consentendo di utilizzare una quantità minore di sale
  • Esaltate il sapore dei cibi mediante succo di limone e aceto, che rendono gli alimenti saporiti e piacevoli al palato
  • Diminuite in maniera graduale e progressiva l’uso del sale, sia in cucina che a tavola. Vi accorgerete che spesso è solo una questione di abitudine e il gusto si adatta più di quanto si possa credere

 

  • Limitate l’uso di condimenti industriali ricchi di sale, come il dado da brodo, il ketchup, la salsa di soia, la senape, la maionese;
  • Evitate i cibi pronti in busta con glutammato monosodico (come risotti o paste in busta, purè pronto in busta)
  • Limitate gli alimenti affumicati, come il salmone, e i cibi conservati sotto sale (acciughe, aringhe…) o in salamoia (baccalà, tonno, olive…), i cibi in scatola (carne in scatola, verdura in scatola…)
  • Consumate solo poche volte a settimana insaccati, salumi, formaggi stagionati
  • Riducete la frequenza degli aperitivi e della frutta secca salata (arachidi, noccioline), patatine, olive
  • Ricordate di scolare e risciacquare verdure e legumi in scatola prima di consumarli

Pressione e dieta iposodica

L’ultimo approccio nutrizionale proposto per ridurre l’utilizzo di sale è noto come dieta DASH (dall’inglese Dietary Approaches to Stop Hypertension). La dieta DASH è stata proposta negli Stati Uniti a seguito di uno studio pubblicato nel 1997.

 

Questo studio voleva sottolineare il ruolo della dieta sui valori di pressione sistolica e diastolica. In particolare, i 459 partecipanti allo studio, tutti con un pari grado di ipertensione, vennero suddivisi in tre gruppi.

Ad ogni gruppo venne data una dieta differente e i risultati ottenuti dopo due mesi di esperimento, furono straordinari:

  • Gruppo 1: i pazienti seguirono una classica dieta americana e, come risultato, mantennero alti i valori pressori
  • Gruppo 2: alla stessa dieta proposta per il gruppo 1, venne aggiunta più frutta e verdura. Il leggero calo di pressione registrato in questi pazienti non fu significativo e irrilevante ai fini dello stato di salute
  • Gruppo 3: a questi pazienti venne fornita una dieta a ridotto apporto di sodio. Il risultato fu una rilevante riduzione di entrambi i valori pressori, con un sensibile miglioramento dello stato di salute

 

Come possiamo osservare la dieta DASH, in combinazione con altre modifiche dello stile di vita, può aiutarvi a prevenire o a tenere sotto controllo l’ipertensione. Non è insolito infatti che persone in sovrappeso con ipertensione, cambiando stile di vita e iniziando una dieta iposodica e perdendo peso, risolvano il problema di ipertensione.

 

Spezie e dieta iposodica

Le spezie sono un concentrato di sapore e benessere.

Ma oggi sappiamo che sono anche ricche di proprietà benefiche in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario, di regolare i livelli di colesterolo e di zuccheri nel sangue, di combattere l’invecchiamento e di proteggerci dalle malattie degenerative.

Utilizzate per insaporire e sostituire il sale in numerosi piatti, le spezie sono anche alleate di bellezza e salute, grazie alle loro componenti nutrizionali. Infatti, contengono vitamine, antiossidanti e sali minerali, alcune depurano l’organismo, altre sono utili al dimagrimento, sia aumentando il senso di sazietà e, quindi, inducendo a mangiare meno, sia perché hanno una funzione termogenica, ovvero bruciano i grassi e accelerano il metabolismo.

Utilizzare le spezie in cucina, dunque, è un’ottima abitudine! Vi permetterà di rendere i piatti più sfiziosi, con gradevoli note orientali.

Nella dieta iposodica, prima di tutto, sarebbe consigliato eliminare il sale da cucina o comunque ridurlo. Per rendere più agevole questo passaggio, si può pensare di ricorrere all’utilizzo delle spezie nonché degli “odori” proprio come viene fatto all’interno del programma di Mi piace così.

 

Mi Piace Così ha ideato un programma dimagrante innovativo per perdere grandi quantità di peso e migliorare lo stato di salute. Infatti, si presenta come una soluzione alimentare personalizzata con piatti pronti dalla colazione alla cena. Segue il modello mediterraneo ed è una dieta iposodica.

 Il programma aiuta le persone a perdere peso anche quando il metabolismo è rallentato da tanti tentativi di dieta malriusciti. Il programma è efficace anche dopo i 50 anni, quando il controllo dei chili in eccesso diventa più difficile per cambiamenti fisiologici, vita sedentaria, menopausa, ecc.

Ma facciamo un esempio di giornata tipo per farvi capire meglio di cosa si tratta a livello pratico:

Esempio giornata tipo di dieta iposodica Mi Piace Così

COLAZIONE: panino con la marmellata

SPUNTINO: frutta fresca

PRANZO: insalata di conchigliette con pollo e spezie + budino al cioccolato

SPUNTINO: barretta morbida tipo brownies al cioccolato e nocciola

CENA: Insalata messicana vegetariana

 

Se state pensando di dimagrire e non sapete da dove partire o volete seguire una dieta iposodica con gusto vi aspettiamo all’interno del programma Mi Piace Così!

Troverete accanto a voi un Nutrizionista che vi aiuterà in tutto il vostro percorso senza farvi sentire mai soli.

 

Se desiderate ricevere maggiori informazioni, potete visitare il nostro sito oppure chiamarci al Numero 02 94 75 19 90.

 

 

 

 

 

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