Cistite

CISTITE: CAUSE E RIMEDI

Cistite: cause e rimedi

Oggi parliamo di un disturbo comune soprattutto a moltissime donne. Ai primi posti tra i fastidi intimi. Quando arrivano le avvisaglie si corre ai ripari con l’antibiotico. Stiamo parlando della cistite. L’hai mai avuta anche tu? Se ti è capitato e di solito ricorri subito ai farmaci questo articolo ti può dare degli ottimi consigli. Infatti, siamo sicure che sia l’unica strada percorribile quella dell’antibiotico? Spesso l’alimentazione nella cistite gioca un ruolo fondamentale!

Le cistiti sono tutte uguali?

È bene sapere che, in realtà, esistono diversi tipi di cistite. Si tratta sempre di un disturbo a livello della vescica, ma si può manifestare in molte forme diverse. Possiamo distinguere due tipologie principali:

  • cistite di natura infettiva
  • cistite di natura non infettiva

Come dicevamo, la cistite è un fastidio intimo che colpisce soprattutto le donne, sia che si tratti di una cistite di natura infettiva o non infettiva. Si è riscontrato che nelle donne la cistite è 4 volte più frequente che che negli uomini.

Chi l’ha avuto lo sa. La cistite provoca una serie di sintomi molto invalidanti in grado, perfino, di alterare profondamente la qualità della vita quotidiana.

I sintomi della cistite

I sintomi tipici della cistite sono tutti legati alla minzione, tra i principali abbiamo:

  • disuria, ovvero la difficoltà o la percezione di dolore durante la minzione
  • alta frequenza e urgenza di minzione
  • eventuale presenza di sangue nell’urina ed episodi di incontinenza

Ma c’è qualcosa che potremmo fare per prevenire l’insorgenza della cistite ed evitare così l’assunzione di antibiotici? La risposta è sì! E si tratta di seguire una dieta adeguata alla cistite.

L’alimentazione nella cistite si è dimostrata un mezzo di primo ordine in ottica preventiva. In ogni caso, è necessario distinguere bene le due forme di cistite in quanto l’alimentazione ha un ruolo molto diverso in base al tipo di cistite.

 

CISTITE INTERSTIZIALE: cause e soluzioni

La cistite interstiziale è una cistite non-infettiva , viene chiamata anche “sindrome della vescica dolorosa” proprio per il suo sintomo principale. Infatti, è caratterizzata da fastidio cronico a livello della vescica che affligge più di 8 milioni di donne in tutto il mondo.

La cistite interstiziale è caratterizzata, oltre che dai principali sintomi elencati nel precedente paragrafo, anche da un dolore più o meno persistente percepito a livello della vescica. Quindi, il dolore vescicale rappresenta un punto cardine per distinguerla dall’altro tipo.

La frequenza con cui il dolore viene percepito è molto variabile a seconda di ciascuno di noi, tanto che può presentarsi sia tutti i giorni che solo in alcune occasioni ristrette.

Quando la sintomatologia è particolarmente severa diventa invalidante. Fino a non riuscire ad andare al lavoro o a scuola, si rischia di vivere in ristrettezza sociale e nasce la necessità di limitare anche l’intimità con il/la partner.

L’Associazione Urologica Americana definisce la cistite interstiziale come “una sensazione spiacevole (dolore, pressione, disagio) percepita a livello vescicale che si associa ai sintomi del basso tratto urinario”. Affinché ci possa essere diagnosi medica è necessario che tale sensazione si protragga per più di 6 settimane, anche con periodi di remissione intermittenti, in assenza di infezioni o di altre cause identificabili. Un periodo davvero lungo. Sarebbe bello che esistesse un modo per alleviarne per lo meno i sintomi.

Purtroppo non è finita qui, infatti, molto spesso questo tipo di cistite si associa ad altri disturbi che comportano dolore sistemico, ovvero che non riguarda solo la vescica ma anche altre parti dell’organismo. Ad esempio, la sindrome dell’intestino irritabile, la fibromialgia, la sindrome della fatica cronica e le emicranie sono spesso associabili alla cistite interstiziale.

Qual è la causa della cistite interstiziale?

A livello della vescica, nella cistite interstiziale, si osserva un’alterazione del tessuto interno. Ad oggi, l’ipotesi più validata sostiene che a causare questo cambiamento siano alcune delle sostanze presenti negli alimenti e nelle bevande. Poiché in seguito alla loro digestione e metabolizzazione si riversano nell’urina, e una volta arrivati lì possono provocare i sintomi di cui parlavamo. In una persona sana tali sintomi non vengono avvertiti perché il rivestimento interno della vescica non è alterato. Dunque, da qui si capisce la correlazione tra alimentazione e cistite.

La dieta ideale nella cistite interstiziale

Dal momento che sappiamo cosa causa i sintomi, a livello nutrizionale interveniamo andando a togliere tutti gli alimenti e bevande coinvolti. Ovvero si segue una dieta ad eliminazione. All’inizio è necessario escludere tutti gli alimenti e le bevande che accendono il dolore e piano piano si tornano ad introdurre uno per volta ed in porzioni sempre maggiori. Questo al fine di individuare i principali responsabili.

Vediamo nel dettaglio gli alimenti e le bevande più associati alla comparsa della sintomatologia tipica della cistite interstiziale. Nel 90% dei casi si tratta dei seguenti:

  • caffè e tè (sia con o senza caffeina)
  • bibite
  • bevande alcoliche
  • succhi di frutta, in particolare di agrumi e di mirtilli rossi
  • pomodori e prodotti che lo contengono
  • peperoncino
  • alimenti speziati
  • alimenti e bevande contenenti dolcificanti artificiali

Ma non è finita qui! Nella cistite interstiziale si distingue un sottotipo definito “strutturale”. In questa forma, la componente infiammatoria gioca un ruolo importante. E di conseguenza abbiamo un ulteriore strumento dalla nostra parte a livello nutrizionale. Infatti, gli alimenti contengono una serie di sostanze che hanno proprietà anti-infiammatorie o pro-infiammatorie.

Sostanza anti-infiammatorie vs sostanze pro-infiammatorie

Alcune delle sostanze con proprietà anti-infiammatorie contenute negli alimenti sono:

  • carotenoidi
  • polifenoli, come per esempio flavonoidi e antocianidine
  • acidi grassi omega-3
  • tocoferoli (vitamina E)

D’altra parte, sono tipicamente pro-infiammatori i modelli alimentari che prevedono un largo consumo di:

  • acidi grassi saturi
  • colesterolo
  • proteine
  • zucchero
  • sale
  • alimenti altamente processati

Tuttavia, ricordiamoci sempre che prima di prestare attenzione al dettaglio, ovvero agli alimenti pro-infiammatori ed anti-infiammatori, serve dare priorità alle basi, ovvero alla dieta nel suo complesso. Perciò diviene fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata come quella del nostro programma Mi Piace Così.

Tuttavia, teniamo sempre a mente che in nutrizione bisogna non esistono alimenti dannosi di per sé, ma è la frequenza e la quantità con cui essi vengono consumati che genera il danno.

 

“Nulla di per se è veleno, tutto di per se è veleno: è la dose che fa il veleno”

 

Paracelso (1493-1541)

 

CISTITE DI NATURA INFETTIVA: di cosa si tratta?

La cistite di natura infettiva è una delle infezioni più comuni. A livello mondiale, colpisce circa 150 milioni di persone ogni anno. In particolare, si stima che il 60% di tutte le donne nel mondo verrà colpita da una cistite batterica nel corso della vita. E che la metà di queste, entro 6 mesi dalla prima infezione, avrà esperienza di molteplici eventi infettivi.
Negli uomini, invece, il rischio di cistite di natura batterica è incredibilmente più bassa, soprattutto a causa di ragioni anatomiche.

Il problema fondamentale delle cistiti di natura infettiva, soprattutto se ricorrenti, è il trattamento comunemente utilizzato per la loro cura. Se hai avuto la cistite, infatti, saprai che la prima cosa che si fa è correre ai ripari con l’utilizzo di antibiotici sia nella fase acuta che come profilassi, ovvero per scongiurare il ripetersi di eventi infettivi.

Ti starai chiedendo perché non vada bene prendere immediatamente l’antibiotico. Vediamolo insieme.

L’utilizzo massiccio di antibiotici negli ultimi decenni ha fatto emergere il problema dell’antibiotico resistenza. Si tratta di un processo che, in natura, porta a selezionare dei batteri sempre più forti, in modo che siano capaci di resistere al farmaco, cioè di sopravvivere. È un fenomeno che insorge quando lo stesso antibiotico viene utilizzato per un periodo sufficientemente lungo. Quindi, riuscire perlomeno a limitare il numero di volte in cui si ricorre a terapia antibiotica, può diminuirne l’insorgenza.

A livello dietetico possiamo fare qualcosa per prevenire la cistite di natura infettiva? Assolutamente sì!

La dieta ideale nella cistite batterica

In particolare, l’alimentazione nella cistite batterica deve prestare attenzione a una serie di sostanze assimilabili sia attraverso gli alimenti che sotto forma di integratori. Sostanze che rappresentano un sicuro strumento di profilassi, ovvero uno strumento di prevenzione e non di cura, a volte non efficace al 100% ma che comunque da il suo contributo. Per cui vale la pena provare. Esistono casi di quasi totale remissione in caso di accortezze seguite quotidianamente ed a lungo termine.

Nella pratica cosa significa? Significa che l’alimentazione nella cistite permette di ridurre il numero di eventi infettivi, ma non di azzerarlo completamente, che di per sé è già un ottimo risultato. E quindi, di limitare anche il numero di volte che siamo costretti a ricorrere alla terapia antibiotica.

Fatta questa doverosa premessa andiamo a scoprire quali sono queste sostanze e come gestire l’alimentazione nella cistite di natura infettiva.

Sostanze nutritive come strumento di prevenzione

Le sostanze che possono darci un valido strumento nel trattamento e prevenzione della cistite batterica sono:

  • acido ascorbico (vitamina C)
  • proantocianidine del mirtillo rosso
  • probiotici
  • D-mannosio.

Nello specifico, gli studi affermano che la vitamina C abbia un ruolo protettivo perché è in grado di abbassare il pH urinario. Un basso pH urinario ostacola maggiormente i batteri che causano la cistite infettiva.

Mentre, le proantocianidine contenute nel mirtillo rosso sono in grado di prevenire l’adesione dei batteri sulla parete della vescica, limitando così il rischio di infezione.

Il D-mannosio è una sostanza in grado di interagire con la superficie dei batteri patogeni e compromettendo la loro capacità di aderire alle pareti interne della vescica e delle basse vie urinarie.

Infine, i probiotici sono batteri vivi che possono essere assunti sia sotto forma di integratori che di alimenti fermentati, come per esempio lo yogurt. Il loro ruolo è di rinforzare o riequilibrare la nostra flora batterica, in modo che possa difenderci dall’attacco dei batteri cattivi.

Come queste sostanze nutritive ci possono aiutare

Dunque, ci risulta chiaro che il meccanismo principale con cui l’alimentazione esercita un ruolo preventivo nella cistite infettiva è quello di ostacolare l’adesione batterica sulla superficie delle basse vie urinarie e sulla vescica. Se a tutti questi consigli aggiungiamo un aumento della quantità di acqua bevuta a minimo 1,5-2 litri al giorno, in modo da rendere la minzione frequente chiudiamo il cerchio preventivo di natura non-antibiotica delle cistiti. Quest’ultimo è un consiglio da non sottovalutare per quanto possa sembrare semplice e banale. Più frequentemente andiamo in bagno, meno possibilità diamo a possibili batteri che hanno risalito la vescica di aderire alle pareti e dare origine all’infezione.

 

Concludendo, qualunque sia il tipo di cistite che ti affligge, se anche tu ne soffri prova ad applicare i consigli dei nostri nutrizionisti e facci sapere i tuoi miglioramenti. Altrimenti se hai sperimentato ulteriori soluzioni nutrizionali raccontaci la tua esperienza nei commenti!

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