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Tempo di lettura: 3 min'Snack ipocalorici, equilibrio tra gusto e sazietà
IDRATAZIONE, SEMPRE AL PRIMO POSTO
Partiamo dicendo che l’idratazione quando si è a dieta è uno dei fattori più sottovalutati. Spesso quando percepisci appetito, è possibile che, in realtà, il tuo corpo ti stia dicendo che ha sete. E’ il bisogno dell’organismo di idratarsi mascherato dal senso di fame. Per non cascare in questo tranello sorseggia acqua nell’arco della giornata, per arrivare ad almeno 1 litro e mezzo. Mentre, nel momento stesso in cui subentra la fame, fai 4-5 sorsi di acqua “preventivi” placherà molte voglie di cibo e manterrà ben idratato ed in salute il tuo corpo.I MIGLIORI SNACK IPOCALORICI: COME SCEGLIERLI
Per capire quali siano i migliori snack ipocalorici per la dieta, partiamo dal capire cosa li rende ideali. I tre fattori principali sono:- la quantità di fibre
- il contenuto di proteine
- la concentrazione di acqua
- la verdura verde e croccante come il sedano ed i cetrioli, oppure il finocchio e le carote
- la frutta poco zuccherina (cocomero, melone, pesche, fragole…)
- yogurt naturale e greco, albume, tonno al naturale, uova sode
- se con bassi grassi e zuccheri sono comodissime le barrette, gli shaker/frullati proteici e gli yogurt da bere
QUALI SONO I BENEFICI
Dal parere dei nutrizionisti e dalle conclusioni di varie analisi scientifiche, è emerso un importante dato da non sottovalutare: le persone a dieta che assumono migliori snack ipocalorici tra i pasti riescono ad ottenere maggiori risultati. Questo perché? Perché mantengono una maggiore costanza e sostenibilità della dieta nel tempo rispetto a chi non li assume. E la costanza è la chiave per raggiungere il tuo obiettivo! Assumere snack ipocalorici migliora la qualità generale della dieta, previene un consumo eccessivo di cibo, riduce gli attacchi di fame e aiuta dal punto di vista psicologico a seguire la dieta nel tempo.ATTENZIONE A CERTI INGREDIENTI
Una nota di attenzione importante! Molti snack ipocalorici che si trovano al supermercato contengono dolcificanti artificiali per essere più appetibili. Sebbene di per sé i dolcificanti artificiali non abbiano particolari controindicazioni, alcuni di essi a dosaggi un po’ più alti possono avere fastidiose conseguenze. Ad esempio, presta attenzione al maltitolo, usato spesso in prodotti a base di cioccolato etichettati come “senza zuccheri aggiunti”. Non è affatto raro che già con 2 barrette o metà tavoletta di cioccolato, il contenuto di maltitolo superi il dosaggio consigliato causando sgradevoli effetti gastrointestinali, come gonfiore addominale, aria, dissenteria e dolori intestinali (e in questi casi cosa fare? qui la soluzione!)