Fiocco viola disturbi alimentari

DISTURBI ALIMENTARI

DISTURBI ALIMENTARI

Disturbi del comportamento alimentari: ne avete mai sentito parlare? Ne avete mai sofferto in prima persona?

Un tema delicatissimo, di cui si sente sempre più parlare. Oggi, 15 marzo, è la giornata internazionale contro i disturbi alimentari di cui moltissime persone soffrono.

I disturbi alimentari sono sempre più diffusi nella società moderna. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in tutto il mondo circa 70 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari. Parlando di questo tema è importante ricordare che, nonostante la difficoltà di affrontarlo, chiedere aiuto e cercare soluzioni è essenziale per il benessere psicofisico delle persone coinvolte. Cerchiamo di capire insieme cosa sono i disturbi del comportamento alimentari, quali sono le cause e i fattori di rischio, ed infine le opzioni di prevenzione e trattamento disponibili.

I diversi tipi di disturbi alimentari

I disturbi alimentari comprendono:

  • anoressia nervosa
  • bulimia nervosa
  • iperfagia
  • ortoressia

Ognuno di questi disturbi presenta sintomi specifici e richiede un trattamento altrettanto specifico. Facciamo una panoramica generale su ciascuno di essi.

Anoressia nervosa 

Caratterizzata da una preoccupazione eccessiva per il peso e la forma corporea, che porta la persona a limitare in modo drastico l’assunzione di cibo. La percezione del proprio corpo è distorta e ci si vede come sovrappeso o obesi, anche se in realtà si è sottopeso. L’anoressia nervosa porta con sé una serie di problemi di salute, tra cui malnutrizione, osteoporosi e problemi cardiovascolari.

Bulimia nervosa

Caratterizzata da abbuffate ricorrenti, in cui si perde il controllo di sé e si mangia tutto ciò che si trova. Seguite da comportamenti compensatori, come vomito autoindotto, uso di lassativi o diuretici, o esercizio fisico eccessivo. Allo scopo di eliminare il cibo appena assunto o aumentare le calorie bruciate, appunto per “compensare” quanto appena accaduto. Le persone con bulimia nervosa possono avere una preoccupazione eccessiva per il proprio peso e la forma corporea, ma spesso mantengono un peso normale o di poco sovrappeso. Anch’essa può causare problemi di salute simili a quelli dell’anoressia nervosa, oltre che dentali e gastrointestinali dovuti agli episodi di vomito autoindotto.

Disturbo da alimentazione incontrollata

Chiamato anche iperfagia, è simile alla bulimia nervosa, tuttavia gli episodi ricorrenti di abbuffate non sono seguiti da comportamenti compensatori. Questo disturbo porta ad avere difficoltà a controllare l’assunzione di cibo ed a mangiare anche quando non si ha fame. Proprio per questo può portare ad un aumento di peso significativo e causare obesità, diabete e malattie cardiovascolari.

Ortoressia

Un disturbo alimentare in cui si arriva a parlare proprio di ossessione per il cibo sano e per la sua preparazione. Le persone con ortoressia evitano tutti i cibi o categorie di alimenti che ritengono “non salutari” e possono trascorrere un  tempo davvero lungo a preparare i pasti. Oltre a malnutrizione, l’ortoressia può portare ad isolamento sociale e ansia, come anche gli altri disturbi alimentari.

Sintomi 

I sintomi dei disturbi del comportamento alimentare possono variare a seconda del tipo di disturbo e dalla persona che ne soffre, tuttavia ci sono alcune caratteristiche comuni a tutti. Questi sintomi includono:

  • una preoccupazione eccessiva per il peso e la forma corporea
  • una percezione distorta del proprio corpo, “mi percepisco come non sono realmente”
  • limitare drasticamente l’assunzione di cibo o avere episodi di abbuffate
  • comportamenti compensatori, ovvero il vomito autoindotto o l’uso di lassativi o diuretici
  • cambiamenti nell’umore o nell’energia, come l’irritabilità, la tristezza o l’apatia
  • isolamento sociale o evitamento di situazioni sociali che coinvolgono il cibo

Disturbi alimentari

Cause dei disturbi alimentari

I disturbi del comportamento alimentare possono essere causati da una serie di fattori, tra cui:

  • fattori biologici: talvolta esiste una predisposizione genetica o può esserci un’alterazione del funzionamento del sistema nervoso centrale che regola l’appetito e la sazietà
  • fattori psicologici: problemi di autostima, depressione, ansia, traumi passati, problemi di controllo degli impulsi o di perfezionismo possono sfociare in disturbi alimentari
  • fattori socio-culturali: i media e la società moderna esercitano una forte pressione sulle persone per raggiungere un determinato ideale di bellezza e forma fisica
  • fattori ambientali: questi disturbi possono nascere anche in risposta ad eventi stressanti della vita, come un divorzio, la perdita di una persona cara, un trasferimento o un lavoro stressante. Non sono cambiamenti da sottovalutare

Fattori di rischio

Oltre alle cause di cui abbiamo appena parlato, esistono anche dei fattori di rischio che ci espongono ad una maggiore probabilità di sviluppare disturbi alimentari. Quali sono questi fattori?

  • sesso femminile: perché sono più comuni tra le donne che tra gli uomini
  • storia familiare di disturbi alimentari
  • bassa autostima o problemi legati alla propria immagine corporea
  • difficoltà nel controllo degli impulsi o perfezionismo
  • vivere in un ambiente dove la pressione sociale per raggiungere un determinato ideale di bellezza e forma fisica è forte

Tutti questi fattori possono influenzare l’insorgere e il mantenimento di uno dei disturbi del comportamento alimentare che abbiamo visto all’inizio. Diventa di fondamentale importanza, qualora si convivesse con uno di questi disturbi, cercare aiuto per potersi prendere cura di se stessi e stare meglio.

Trattamento dei disturbi alimentari

Come vengono trattati al giorno d’oggi il disturbi alimentari? Dipende. Dal tipo e dalla gravità del disturbo. In generale, il trattamento non è univoco. Ma c’è un intero team di professionisti che lo affronta sotto diversi punti di vista. Dallo psicologo al nutrizionista e non solo. Le diverse figure specializzate collaborano tra loro per poter dare il miglior supporto possibile e necessario.
Esiste una mappatura territoriale dei centri per la cura dei disturbi alimentari che potete trovare qui.

L’aspetto psicologico è importantissimo. Talvolta, ancora oggi, si può provare vergogna o rifiuto nei confronti della terapia psicologica, ma per fortuna la visione sociale dello psicologo sta cambiando.
Come si va dal cardiologo quando si ha un problema al cuore, si deve andare dallo psicanalista o dallo psichiatra se si ha un problema con la propria mente.

Nessuno penserebbe che sia sufficiente parlarne con un amico se si soffre di ipertensione, non è vero? Per cui lo stesso deve essere quando si sta parlando di un disagio psicologico che necessità la specifica figura di riferimento per affrontarlo. L’obiettivo della terapia è aiutare le persone a sviluppare abitudini alimentari sane, migliorare l’autostima e gestire lo stress in modo efficace.

Talvolta, in base alla gravità dei sintomi è necessario ricorrere anche ai farmaci per trattare i sintomi legati ai disturbi alimentari, all’ansia e alla depressione. Tuttavia, i farmaci da soli non sono in grado di risolvere tutto, come ben sapete, devono essere utilizzati in combinazione con la terapia psicologica.

Il supporto nutrizionale è importante per aiutare le persone con disturbi del comportamento alimentare a ripristinare un’alimentazione sana e bilanciata. Quindi anche il ruolo del nutrizionista non è da sottovalutare per apprendere un nuovo modello alimentare.

Prevenzione dei disturbi alimentari

Esiste un modo per prevenire i disturbi alimentari? Certo. La prevenzione è un aspetto che non va sottovalutato, poiché questi disturbi possono causare gravi conseguenze sia per la salute fisica che mentale. Vediamo insieme alcune misure preventive che possono essere utili:

  • educare le persone, sui rischi dei comportamenti alimentari distorti e sulla bellezza naturale del corpo
  • incoraggiare le persone a concentrarsi sulla salute e sul benessere anziché sulla forma fisica
  • fornire un ambiente di supporto e di sostegno alle persone che lottano con la bassa autostima o altri problemi di salute mentale
  • evitare di giudicare le persone in base alla loro forma fisica o alle loro scelte alimentari

Quindi, se soffrite di uno di questi disturbi o avete qualche persona a voi cara che sta combattendo per uscirne, o ancora vi accorgete che qualcuno ne soffre ed è solo, donate il vostro supporto.

I disturbi alimentari non identificano le persone che ne soffrono, è qualcosa con cui bisogna fare i conti ma non è parte di noi. È importantissimo riconoscere i sintomi e cercare aiuto professionale il prima possibile. Lasciando andare la paura del giudizio, la vergogna e tutti i sentimenti negativi che si possono provare. Ci sarà un team pronto a supportare e con cui affrontare tutto il percorso.
Proprio perché è una tematica così delicata e diffusa, alcuni nei nostri nutrizionisti Mi Piace Così sono specializzati in questo ambito.
Ricordate sempre che la prevenzione, sia nell’ambito dei disturbi alimentari che di qualsiasi altra patologia, è importante e può fare la differenza. L’educazione, il supporto e l’eliminazione delle pressioni sociali possono evitare gran parte del problema dall’inizio.

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