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Tempo di lettura: 6 min'Coumadin e dieta: ecco cosa mangiare
Coumadin e coagulazione sanguigna
Nel nostro sangue ci sono delle sostanze e dei frammenti cellulari che, interagendo tra loro in determinate circostanze, formano un corpuscolo solido e gelatinoso che prende il nome di coagulo. Questo processo, noto come coagulazione sanguigna, è del tutto fisiologico e serve per riparare i nostri vasi sanguigni in caso di lesione. Le persone che soffrono di patologie cardiovascolari (fibrillazioni atriali) o che hanno protesi valvolari o pace maker, purtroppo formano con più facilità coaguli sanguigni. Perché questo dovrebbe essere un problema?I rischi di un’alterata coagulazione sanguigna
I coaguli arrivano a occludere un vaso anche nella sua totalità e questo per le nostre cellule può costituire un grande problema. Infatti, disciolti nel sangue, troviamo i nutrienti e l’ossigeno di cui le cellule necessitano per sopravvivere. Ci sono cellule forti che riescono a sopravvivere di più senza apporto sanguigno, ma cellule molto sensibili che non riescono a farcela anche solo per poco tempo. Arriviamo ora al concetto di:- Ictus, se l’area occlusa dal coagulo si trovava a livello cerebrale
- Embolo, se l’area occlusa dal coagulo si trovava a livello polmonare
- Infarto, se l’area occlusa dal coagulo si trovava a livello cardiaco
Coumadin, tempo di protrombina e INR
Per evitare il verificarsi delle problematiche sopra citate, diventa necessario impostare da parte del medico una terapia anticoagulante. Il Coumadin® fa parte dei farmaci anticoagulanti che il medico può decidere di utilizzare. Il Coumadin® va ad interagire con i fattori della coagulazione, impedendo che questi vengano attivati. Cosi diventa possibile limitare la facilità di formazione di coaguli e prevenire gli eventi citati nel paragrafo precedente. Per capire a quale dosaggio impostare la terapia con il Coumadin®, il medico si affida a due indici in particolare:- Il tempo di protrombina (PT)
- L’International Normalized Ratio (INR)

Coumadin e Vitamina K
L’alimentazione è importante in tutto ciò perché alcuni alimenti interferiscono con l’efficacia del Coumadin® e a breve vedremo quali. In particolare, sono gli alimenti ricchi di vitamina K a crearci qualche problema. La vitamina K è un micronutriente imprescindibile per il nostro corpo. Come tutte le vitamine, anche la vitamina K non può essere sintetizzata dalle nostre cellule e deve essere acquisita in quanto tale dagli alimenti. Anche i nostri batteri intestinali sono in grado di produrre la vitamina K, che viene poi assorbita e veicolata nel nostro sangue. Ma perché dieta e Coumadin®, cosi come la vitamina K, sono correlati tra loro? La vitamina K ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue, perché senza di essa le nostre cellule non potrebbero attivare i fattori della coagulazione. A questo punto si potrebbe pensare “allora basterebbe non assumere vitamina K per risolvere il problema”. Non è proprio cosi. Approfondiamo meglio questo concetto. Ricordiamo che la coagulazione sanguigna è un processo fisiologico. Se funziona troppo ci porta agli eventi patologici sopra citati. Ma se funziona troppo poco aumenta il rischio di emorragia incontrollata ed ematomi cutanei. Teniamo presente che la coagulazione del sangue serve a riparare i danni apportati ai nostri vasi sanguigni. L’equilibrio, come al solito, è la chiave per venire a capo del problema. La rottura di questo equilibrio si ripercuote in modo diretto sul valore di INR nel seguente modo:- Eccesso di vitamina K alimentare à riduce l’INR à rischio coagulazione incontrollata
- Difetto di vitamina K alimentare à aumenta l’INR à rischio di emorragia incontrollata ed ematomi cutanei

Coumadin e dieta, come regolarsi
Abbiamo capito nel paragrafo precedente che è non è corretto eliminare gli alimenti che contengono vitamina K. Infatti, sia l’eccesso sia la carenza di vitamina K possono creare problemi. Nel primo caso aumenterebbe il rischio di coagulazione incontrollata, mentre nel secondo caso aumenterebbe il rischio di emorragia ed ematomi cutanei. Ma quindi cosa non mangiare con il Coumadin®? A cosa bisogna prestare attenzione? Ci stiamo girando intorno da un po’, l’aspetto veramente importante è mantenere più o meno fisso l’assunzione alimentare di vitamina K. Sono le variazioni di assunzione di vitamina K che riducono l’efficacia del trattamento con il Coumadin®. Una volta impostato il dosaggio del farmaco, quella quantità di farmaco è settata nel mantenere in equilibrio sistema di coagulazione sanguigna. Per mantenere questo equilibrio è importante assumere determinate quantità di vitamina K dagli alimenti, né in eccesso né in difetto.Cosa non mangiare con il Coumadin®
Abbiamo ormai capito dai precedenti paragrafi che non esiste una lista di alimenti da evitare con il Coumadin®. “Cosa non mangiare con il Coumadin®?” è quindi la domanda sbagliata. Piuttosto bisogna porre attenzione agli alimenti che contengono molta vitamina K, cosi da evitare fluttuazioni elevate della suddetta vitamina. Di seguito una lista degli alimenti che contengono molta vitamina K:- Cavolo riccio
- Costine, insalata
- Spinaci
- Cavoletto di Bruxel
- Rapa
- Mostarda (senape)
- Scalogno
- Soia
- Tofu
- Broccoli
- Asparagi
- Cavolo liscio
- Lattuga
- Olio di soia
- Olio di canola

Coumadin e integratori, a quali bisogna porre attenzione
Piuttosto di “cosa non mangiare con il Coumadin®?”, bisognerebbe chiederci “quali integratori non bisogna assumere con il Coaumadin®?” Infatti, alcuni integratori possono alterare l’efficacia del Coumadin®, andiamo a vedere quali:- Multivitaminici e integratori in generale che contengono la vitamina K, vitamina C e vitamina E
- Coenzima Q10
- Olio di pesce (integratori di omega-3)
- L-carnitina
- Estratti di aglio, ginko, erba di San Giovanni (o iperico), pompelmo, cannabis, camomilla e trifoglio pratense e tè verde