caffè a dieta
23 Ottobre 2025

Tempo di lettura: 6 min'

Caffè a dieta: si può bere?  

Scopri in questo approfondimento come e quanto caffè puoi bere durante una dieta

Posso bere il caffè a dieta?  

L’hai chiesto anche tu al tuo nutrizionista? Il caffè a dieta si può bere oppure no? Questa è una domanda molto comune tra chi desidera perdere peso senza rinunciare al piacere di un buon caffè.  
Il caffè stimola il metabolismo, favorisce la digestione e può avere un effetto positivo sull’energia e sulla concentrazione. Tuttavia, il modo in cui lo si beve influisce moltissimo sul suo impatto sulla dieta! Zucchero, latte e aromi aggiunti, infatti, possono aumentarne le calorie, rendendolo meno adatto a chi desidera dimagrire. Ma non è solo un discorso di calorie, diventa un problema di insulina e glicemia che ci rendono difficile questo processo. In questo articolo analizzeremo la storia del caffè, le sue tipologie, i benefici e le migliori modalità di consumo per chi segue un regime alimentare controllato. Infine, vedremo come inserirlo in una dieta e nel programma dimagrante Mi Piace Così. 

Storia del caffè  

Il caffè ha origini antichissime e la sua scoperta viene attribuita a una leggenda etiope. Si racconta che un pastore notò come le sue capre fossero più energiche dopo aver mangiato le bacche di una pianta sconosciuta. Da qui, la coltivazione del caffè si diffuse nel mondo arabo, dove divenne una bevanda rituale. Fino a che, nel XV secolo, il caffè raggiunse l’Europa, diventando presto una delle bevande più apprezzate. Oggi, il caffè è parte integrante della quotidianità di milioni di persone e viene consumato in diversi modi in tutto il mondo, adattandosi ai gusti e alle tradizioni di ogni cultura. 
Il caffè a dieta ha sempre suscitato interesse, poiché il suo effetto stimolante può aiutare chi segue un regime ipocalorico. La caffeina, il principale principio attivo, è stata studiata per le sue proprietà benefiche sul metabolismo e sulle funzioni cognitive, quindi per la maggior parte di noi può essere un valido alleato.  

Varietà di caffè  

Il caffè esiste in diverse varietà, ognuna con caratteristiche uniche. Le principali e più conosciute sono l’Arabica e la Robusta. L’Arabica è la varietà più pregiata, con un sapore morbido, dolce e fruttato, con note floreali. Cresce in altitudini elevate e in climi freschi, come nelle regioni dell’America Latina. La Robusta, invece, ha un sapore più forte, amaro e corposo, con un contenuto di caffeina superiore. È più resistente e cresce in climi caldi e umidi, come in Vietnam e Africa centrale.  
Altre varietà meno comuni, che potresti non conoscere, come la Liberica e l’Excelsa, presentano profili aromatici particolari: la Liberica ha note affumicate, mentre l’Excelsa è fruttata.  
Ogni varietà è influenzata dal terreno e dalle condizioni climatiche in cui cresce, con il processo di torrefazione che esalta ancor di più le sue caratteristiche. Conoscere le differenze aiuta a scegliere il caffè a dieta che meglio si adatta ai propri gusti. 

Tipologie di caffè  

Esistono diverse varianti di caffè, ognuna con caratteristiche uniche e adatta a specifiche preferenze. Vediamole insieme: 

  • caffè espresso, di sicuro, è il più diffuso in Italia: intenso e aromatico, viene preparato con macchine ad alta pressione 
  • caffè americano, invece, è più diluito e meno forte 
  • caffè filtro è molto popolare nei paesi anglosassoni, caratterizzato da un’estrazione lenta e un gusto più leggero 
  • caffè decaffeinato è una scelta per chi vuole ridurre l’assunzione di caffeina, ma continuare a gustare il sapore del caffè 
  • caffè d’orzo è un’alternativa per natura senza caffeina 
  • caffè turco viene preparato con polvere finissima, dando un sapore corposo 
  • caffè cold brew, estratto a freddo, ha una minore acidità e un sapore più dolce 

Conoscevi tutte queste tipologie di caffè? Diciamo che, il caffè a dieta può essere scelto in base ai propri gusti, ma è importante fare attenzione agli eventuali additivi. 

Benefici del caffè a dieta 

Il caffè, quando inserito in una dieta equilibrata, può portare numerosi benefici. Oltre all’effetto stimolante della caffeina, che aiuta a ridurre la stanchezza e migliorare la concentrazione, è soprattutto utile per chi pratica attività fisica. Poiché può aumentare la performance e ritardare l’insorgere della fatica. Inoltre, il caffè stimola il metabolismo, favorendo la termogenesi, ovvero il processo che incrementa la produzione di calore nel corpo e quindi la combustione dei grassi. Questo effetto può essere vantaggioso durante un percorso di dimagrimento. Un altro beneficio interessante e meno conosciuto del caffè è la sua capacità di stimolare i processi di detossificazione del fegato, migliorando la digestione e contribuendo all’eliminazione delle tossine accumulate.  
Tuttavia, è fondamentale non esagerare con il consumo, poiché un’eccessiva assunzione di caffè può causare insonnia, nervosismo e problemi digestivi. Consumare il caffè con moderazione, senza zuccheri aggiunti e abbinato a un’alimentazione sana, può essere un valido alleato nella dieta. 

Come bere il caffè a dieta  

Il caffè a dieta deve essere consumato con alcune accortezze per sfruttarne al meglio i benefici senza compromettere la salute. Ecco alcuni consigli utili: 

  1. La regola principale è berlo senza zucchero, per evitare calorie inutili e picchi glicemici che potrebbero ostacolare il percorso dimagrante. Se desideri un gusto più dolce, puoi optare per dolcificanti naturali come la stevia, oppure aggiungere una piccola quantità di latte intero per una nota delicata senza appesantire il corpo. 
  1. Per quanto riguarda la temperatura, è meglio bere il caffè caldo o a temperatura ambiente, poiché facilita la digestione. Evita però di berlo bollente, per non danneggiare l’esofago e prevenire bruciori. 
  1. Infine, nella preparazione, il caffè fatto con la moka è una scelta migliore rispetto a quello in cialde. Le cialde possono contenere materiali plastici e alluminio che rilasciano interferenti endocrini, dannosi per la salute a lungo termine. Optare per il caffè preparato con metodi tradizionali è sempre più salutare. 

Quanti caffè bere al giorno?  

Il caffè a dieta va consumato con moderazione. Gli esperti consigliano di non superare le 3-4 tazzine al giorno, poiché un eccesso di caffeina può causare tachicardia, nervosismo e disturbi del sonno. Studi scientifici dimostrano che un consumo moderato di caffè può migliorare la funzione cerebrale e la performance fisica, ma oltre una certa soglia può avere effetti negativi. Il caffè può anche interferire con l’assorbimento di ferro e calcio, perciò se soffre di carenze nutrizionali dovresti prestare più attenzione a quanto caffè bevi. Anche se hai difficoltà a dormire, è meglio evitare il caffè nel pomeriggio o la sera. Inoltre, chi soffre di gastrite o reflusso dovrebbe ridurre il consumo di caffè, preferendo quello a bassa acidità. 

Effetti indesiderati del caffè  

Approfondiamo gli effetti indesiderati del caffè a dieta e non solo. La caffeina avendo un effetto stimolante sul sistema cardiovascolare, aumenta la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, rendendo il caffè poco adatto a chi soffre di ipertensione o patologie cardiovascolari. Inoltre, il caffè stimola la secrezione di acido gastrico, il che può aggravare problemi come il reflusso gastroesofageo e la gastrite, causando bruciore di stomaco e dolore addominale. Anche il colon irritabile può essere sensibilizzato dal caffè, (scopri qui di più sulla sindrome del colon irritabile) che può indurre crampi, gonfiore e alterazioni della motilità intestinale. A livello neurologico, l’eccesso di caffeina può aumentare stati di ansia, agitazione e insonnia, soprattutto nei soggetti più sensibili. Per ridurre questi rischi, ti consigliamo di preferire il caffè decaffeinato, limitarne il consumo e assumerlo a stomaco pieno. 

Il ginseng: un’alternativa al caffè a dieta?  

Molti sostituiscono il caffè con il ginseng, ma bisogna leggere con molta attenzione le etichette. Anche se indicato come “senza zucchero”, il ginseng in polvere contiene spesso sciroppi di glucosio e altri edulcoranti, che aggiungono calorie inutili. Quindi, il caffè a dieta è preferibile se consumato puro, evitando sostituti zuccherati. Il ginseng può avere benefici energetici, ma non offre lo stesso effetto stimolante della caffeina. Piuttosto è meglio considerare il caffè d’orzo se si desidera un’alternativa più naturale, priva di additivi e caffeina.  

Caffè a dieta e con il programma dimagrante Mi Piace Così 

Dunque, abbiamo compreso che il caffè può essere inserito a dieta e, di certo, anche nel programma dimagrante di Mi Piace Così! Per colazione, dopo pranzo e a merenda, quando lo preferisci! Bevi caffè senza zucchero, piuttosto macchiato con un po’ di latte. Di sicuro, abbinato ad una dieta sana ed equilibrata, questo aiuta a godere dei suoi benefici senza compromettere la dieta.  
Nel programma Mi Piace Così, la colazione può includere un caffè accompagnato da una fonte proteica e una quota di carboidrati a basso indice glicemico, fornendo energia senza picchi insulinici.  
Dopo pranzo, il caffè aiuta la digestione e può essere gustato da solo o con una piccola porzione di cioccolato fondente, per addolcirlo un po’.  
A merenda, può essere abbinato a uno snack salutare come frutta secca o uno yogurt magro, rendendolo un momento piacevole e funzionale alla dieta. Inserire il caffè nei giusti momenti della giornata permette di trarne il massimo beneficio senza effetti negativi, contribuendo a un regime alimentare sano ed equilibrato, come quello di Mi Piace Così.