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Tempo di lettura: 6 min'Tutti i trucchi del neuromarketing
E come usarli per fare la spesa con consapevolezza
Sai che i trucchi del neuromarketing influenzano la tua spesa?
Hai mai varcato la soglia del supermercato per comprare solo il latte, eppure sei uscito con il carrello pieno?
Non è un caso. Dietro ogni scaffale, ogni fragranza, ogni nota musicale, c’è una strategia: il neuromarketing. In questo articolo ti spiego come funziona, come le grandi aziende lo usano (anche nella grande distribuzione), e — soprattutto — come difenderti e trasformarlo in uno strumento utile a te.
In un’altra puntata del podcast “Mi Piaccio Così”, ti abbiamo parlato di bias cognitivi e decisioni alimentari: lì abbiamo visto come il cervello si affida a scorciatoie per decidere cosa mangiare.
Qui facciamo un passo ulteriore: analizziamo come il supermercato parla al tuo cervello, e come tu puoi rispondere con consapevolezza.
Che cos’è e quali sono i trucchi del neuromarketing
Il neuromarketing è l’incontro tra neuroscienze e marketing: studia come il cervello reagisce agli stimoli (odore, colore, suono, packaging) e cerca di orientare le decisioni d’acquisto tramite stimoli indiretti.
Uno dei dati più citati è che circa il 95% delle decisioni d’acquisto avviene a livello subconscio, prima ancora che tu “decida” consapevolmente.
Conclusione: non è che tu non abbia ragione, è che il tuo cervello è già condizionato prima che tu possa entrare in ragionamento.
Ripensa un po’ alle tue precedenti spese: ti è mai capitato di acquistare “La torte della nonna, la ricetta come una volta” solo perché quel dolce ti ricordava proprio quel dolce che preparavi insieme alla famiglia la domenica mattina? O ancora, cosa hai provato quando hai rivisto quel gelato specifico tornato in voga dopo che è scomparso insieme al FestivalBar?
Ecco, i ricordi, la nostalgia, è parte dei trucchi del neuromarketing: le aziende giocano sui bei ricordi di infanzia per spingerti ad acquistare un qualcosa che in quel momento non ti serve davvero.
Esempi pratici: come il supermercato ti “parla”
Ecco alcuni dei trucchi del neuromarketing più efficaci che hai già visto (o respirato) mille volte:
1. Il profumo del pane
Non sempre è il forno acceso: molti supermercati diffondono artificialmente l’aroma del pane fresco. L’olfatto ha un collegamento diretto con il sistema limbico: evoca ricordi legati alla casa, al calore familiare, alla sicurezza. Un odore evoca emozioni, e le emozioni spingono all’acquisto. Nel momento esatto in cui quel profumo, quell’odore incontra il tuo sistema olfattivo, la tua mente risponde a quello che è uno dei migliori trucchi del neuromarketing facendoti magari pensare alle colazioni da bambino: pane caldo e crema di nocciole.
2. L’altezza degli scaffali
I prodotti più costosi sono spesso collocati all’altezza degli occhi. Quelli più economici in basso. E per i prodotti destinati ai bambini? Spesso messi al livello dei loro occhi, con packaging colorato e mascotte. Non è casualità: è pura strategia.
Infatti, le varie collaborazioni dei vari personaggi animati e biscotti, caramelle o merendine hanno come bersaglio i bambini. Quei biscotti con la principessa saranno più “golosi” per le bambine appassionate di quel personaggio. Allo stesso modo, vedere una data marca di caffè, costosa, a portata di sguardo, quando facciamo la spesa stanchi dopo una settimana molto impegnativa ci fa cascare in uno dei tanti trucchi del neuromarketing.
3. Il percorso obbligato
Hai bisogno di latte, pane o acqua? Questi prodotti “necessari” sono spesso posizionati in fondo al negozio o in zone strategiche. Così percorri l’intero supermercato, esponendoti a stimoli promozionali, profumi, packaging allettanti. Ogni corsia è un’occasione per “farti guardare qualcosa in più”.
Inoltre, ogni prodotto è posizionato adiacente a quello che gli si abbina meglio. Per raggiungere il latte, sarai costretto a passare davanti mille confezioni di cereali e biscotti. “Ah, vedi, mi manca il latte ma anche i cereali stanno finendo!” Ed ecco fatto che con uno dei più basilari trucchi del neuromarketing il tuo carrello è pieno.
4. La musica “giusta”
Il ritmo non è casuale. Se la musica è lenta, tu cammini più lentamente, resti più a lungo, quindi potresti comprare di più. Se è veloce, vieni spinto a movimenti più rapidi e scelte più impulsive.
È un trucco potente, invisibile, ma efficace.
Inoltre, il volume non è assordate o fastidioso ma piacevole.
Di una piacevolezza che ti entra nella testa senza nemmeno accorgertene: ti è mai capitato di canticchiare una canzone e dire “e questa da dove mi è venuta in mente?”. Anche questo: trucco del neuromarketing: canticchi, ti rilassi, spendi di più.
5. L’isolamento sensoriale
Hai notato che dentro certi supermercati non si vedono finestre né orizzonti? Si perde la percezione del tempo. Il cervello non riceve segnali esterni, non sa se è ora di pranzare o se è già tardi — e tu resti più a lungo. È disorientamento strategico.
Uno dei trucchi del neuromarketing migliori per “intrappolarti” all’interno dello store per più tempo: pensa invece quanto sarebbe diverso se, entrando con la luce del giorno ti ritroveresti, mentre acquisti degli alimenti, ad alzare lo sguardo e vedere il buio. Penseresti che è tardissimo e ti affretteresti alle casse!
6. I prodotti giusti vicino le casse
Barrette di cioccolato, cioccolato con sorprese annesse, pinoli o zafferano: ecco quali alimenti troverai a ridosso delle casse grazie ai trucchi del neuromarketing.
I primi fanno gola ai bambini, che stanchi dopo il tempo infinito passato all’interno del supermercato desidereranno quel conforto dalla noia: cioccolato, caramelle e sorprese varie.
I secondi sono alimenti che spesso si tengono in casa non perché servono davvero ma perché “può sempre servire” quando si prepara quel risotto.
Di nuovo, acquisto pilotato.
Perché i trucchi del neuromarketing funzionano (e non è “magia”)
- Il cervello non è razionale quando compra: agisce tramite emozione, ricordo, sistema limbico.
- I bias cognitivi lavorano a tuo favore (o contro di te): ad esempio l’“ancoraggio”, dove il primo prezzo che vedi influenza la percezione dei successivi.
- Il neuromarketing non ordina “compra questo”, ma crea condizioni che rendono la scelta “naturale”: sei influenzato dai trucchi del neuromarketing senza accorgertene
Più il percorso è studiato, più sei esposto a stimoli: più stimoli, più probabilità che tu faccia acquisti “in più”.
5 strategie per fare la spesa in maniera consapevole
Ecco come rispondere ai trucchi del neuromarketing anziché subirli:
- Lista scritta + orari prefissati
Decidi cosa ti serve e quando entrare. Se hai già una “rotta”, salti le distrazioni. - Non fare la spesa da affamata
Quando hai fame, sei più vulnerabile agli stimoli emotivi (odore, packaging goloso, colori accesi). - Sfrutta altezza e profondità degli scaffali
Non fermarti all’altezza degli occhi. Guarda in alto e in basso: potresti trovare alternative più economiche o ingredienti interessanti. - Inverti il percorso
Entra dal retro, fai il percorso inverso. Rompi la “storia” che il supermercato ha costruito per te. - Metti un timer
Datti un tempo (es. 30 minuti). Sapendo che hai un limite, non vagherai inutilmente.
Neuromarketing & benessere: da cosa ci dobbiamo difendere?
Conoscere queste strategie non è per diventare paranoici, ma per prendere coscienza. Quando capisci i trucchi, puoi tornare padrone delle tue scelte.
Approfondisci gli argomenti, pensa a come alimentarti con più consapevolezza per non essere schiavo dei trucchi del neuromarketing ma padroneggiarli: in questo nostro articolo potrai trovare degli approfondimenti interessanti che ti permetteranno di fare una spesa più consapevole e sostenibile. Anche il portafogli ringrazia!
Perché conoscere i trucchi del neuromarketing può aiutarti
- Ti fa capire che non sei intrappolata/o in una “scelta irrazionale”: c’è un perché dietro ogni stimolo. Ma puoi combatterlo ed prevenire così gli acquisti “sbagliati” che i trucchi del neuromarketing ti inducono a fare.
- Con queste conoscenze puoi fare la spesa più leggera, senza sensi di colpa, scegliendo in modo consapevole: compri quello che ti serve davvero, e non quei fiocchi d’avena solo perché hanno un packaging nero, lussuoso e così sano.
- E se vuoi un metodo che ti accompagni passo passo, c’è una soluzione pronta: in un periodo complesso come quello di una dieta o di una perdita di peso, avere anche il carico mentale della spesa non è semplice. Una soluzione pronta può essere quelle adatta a te, quella che può cambiarti la vita.
Come una sana alimentazione aiutarti a non cadere nei trucchi del neuromarketing
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