–
Tempo di lettura: 5 min'Origini della dieta mediterranea: come vivere cent’anni
La dieta mediterranea non è solo un modo di mangiare: è una vera e propria filosofia di vita che unisce scienza, tradizione e convivialità. Le sue radici affondano nel cuore del Cilento, ma la sua storia parte da molto più lontano. Oggi vogliamo raccontarti le origini della dieta mediterranea attraverso il viaggio di Ancel Keys, lo scienziato che ha contribuito a farla conoscere al mondo intero.
Il suo contributo è prezioso: oggi, grazie a lui, abbiamo una delle più grandi consapevolezze che condiziona la nostra vita e benessere. Siamo quello che mangiamo, e noi del bacino mediterraneo, possiamo trarre il massimo beneficio dalla nostra dieta.
Ancel Keys: lo scienziato che ha cambiato il nostro modo di mangiare – le origini della dieta mediterranea
Negli anni ’40, in piena Seconda Guerra Mondiale, al biologo americano Ancel Keys viene affidata una missione particolare: creare una razione militare compatta, nutriente e a lunga conservazione. Nasce così la “razione K”, ma per Keys questo è solo l’inizio.
La sua vera passione non era il cibo in scatola, ma capire come alimentazione e salute fossero profondamente legate. Dopo aver condotto il celebre Minnesota Starvation Experiment, dedicato agli effetti della malnutrizione, si sposta in Italia e scopre qualcosa di rivoluzionario.
La rivoluzione che noi oggi diamo per scontata: il buon cibo.
Quante volte ti capita di passare davanti i banchi di frutta e verdura, guardandoli senza troppa attenzione? Quante volte prendi il solito pomodoro, la solita zucchina anche a gennaio e la solita lattuga? Dovremmo porre maggiore attenzione invece, perché questo è tutto ciò che riguarda le origini della dieta mediterranea.
La scoperta nel Cilento: uno stile di vita che fa bene al cuore
Durante un convegno a Roma, Keys viene a sapere che nel Sud Italia le malattie cardiovascolari sono quasi assenti. Decide allora di indagare e sceglie Pioppi, un borgo del Cilento, come suo laboratorio a cielo aperto.
Qui osserva un mondo diverso dal suo:
Alimenti semplici e stagionali
non c’era l’importazione, non c’era modo di consumare cibi processati o provenienti da paesi diversi. Il “km 0” era obbligato. Questo permetteva di assumere il massimo dei nutrienti da ogni singolo alimento, un pieno di vitamine che oggi nessun integratore può promettere. Questo è uno dei punti cardini della dieta mediterranea e di come questa mantenga davvero la promesse che fa: ci fa bene.
Consumo moderato di carne
Nel secondo dopoguerra la povertà era una certezza. La carne è un alimento per i più abbienti, ricchi e benestanti. Il cittadino del Cilento viveva con poco, pochissimo. E “pochissima” era la sua porzione di carne: appena 14g al giorno. Riflettiamo oggi: 14g è il contenuto di carne all’interno di un tortellino o raviolo: perché, conta anche quella carne. Oggi consumiamo più carne di quello che crediamo: ravioli e tortellini, polpette, aperitivi, snack, panini con insaccati, hamburger dei fast food o pepite di pollo. Ben oltre quello che ci raccomanda la piramide alimentare e la dieta mediterranea.
Abbondanza di legumi, frutta e verdura
Se la carne era il cibo dei ricchi, i legumi erano la carne dei poveri: cicerchie, ceci, fave, piselli, fagioli, lupini e chi più ne ha più ne metta. Oggi? Hummus agli aperitivi e zuppa di lenticchie in inverno. Il resto? Scomodi da cuocere.
Ma se è vero che le nostre nonne e bisnonne aveva più tempo da dedicare ai fornelli, noi oggi abbiamo maggiore disponibilità economica e comodità pronte. I legumi sono già in scatola, pronti per aiutarci a tornare alle origini della dieta mediterranea: insalata di ceci, valeriana e pomodori; couscous con peperoni e lenticchie; hummus di fagioli e pomodori secchi.
I legumi sono tanti, diversi e colorati e possono davvero aiutarci a trovare il benessere a tavola.
La frutta? Dovrebbe essere la risposta ad ogni “che mangio, ho fame?” o l’abbinamento alla voglia di uno snack. Economica, fresca e naturalmente dolce. Se si volesse osare con lo zucchero per un confort food? Datteri, albicocche o prugne secche. Non mancano le opzioni, solo la voglia.
Scopri qui per scoprire come consumare i legumi con ricette non noiose!
Poco stress e tanto movimento: alla base delle origini della dieta mediterranea
Lo stress era la povertà: ma la risposta era il movimento, perché non c’era scelta. Zero mezzi di trasporto, carichi di acqua, campi da coltivare, pascoli da nutrire. La differenza con oggi? Abissale: unico movimento il tragitto tra la scrivania e il bagno, perché lo smart ci ha permesso i fare ancora meno passi al giorno. Ma alla base della dieta mediterranea e piramide alimentare non c’è nessun cibo: solo il movimento.
Convivialità come parte integranti dei pasti
Colazione in auto, pranzo davanti al pc, merenda tra una chiamata e l’altra, cena tra le urla dei bambini, la stanchezza, la voglia di silenzio e le incapacità di proferire parola alcuna. Non c’è da aggiungere altro sulle differenze tra la dieta di oggi e la dieta mediterranea di ormai 70 anni fa.
Keys e sua moglie Margaret si innamorano di questo stile di vita (e possiamo ben capire il perché!) e vi restano per oltre quarant’anni. Lui stesso affermava: “Voglio vivere nel Cilento perché voglio vivere cent’anni”. E ci è riuscito: ha raggiunto i 101 anni. Può questo suo esempio permettere alle origini della dieta mediterranea ad arrivare fino a noi?
Il Seven Countries Study: la conferma scientifica
Per dare basi solide alla sua intuizione, nel 1958 Keys avvia il famoso Seven Countries Study, il primo studio epidemiologico internazionale sul rapporto tra dieta e malattie cardiovascolari.
Coinvolge più di 12.000 uomini in Italia, Grecia, Finlandia, Stati Uniti, Giappone, Olanda ed ex Jugoslavia. I risultati sono chiari:
- le popolazioni mediterranee hanno un’incidenza molto più bassa di infarti e malattie cardiovascolari;
- la loro alimentazione, povera di grassi animali e ricca di prodotti vegetali, è un vero fattore protettivo;
- lo stile di vita, fatto di movimento e convivialità, amplifica i benefici della dieta.
È così che nasce e si diffonde nel mondo il concetto di dieta mediterranea, oggi riconosciuta come il modello alimentare più salutare al mondo.
E infatti, è quello su cui si basa il programma di riequilibrio alimentare Mi Piace Così.
Origini della dieta mediterranea: come vivere cent’anni
Quello che Keys aveva intuito è che la dieta mediterranea non è solo nutrizione, ma uno stile di vita completo.
Mangiare bene, muoversi, ridurre lo stress e condividere i pasti: sono questi i segreti che rendono questo modello unico e che, ancora oggi, la scienza associa alla longevità e alla prevenzione delle principali malattie croniche.
Origini della dieta mediterranea e non solo
La storia delle origini della dieta mediterranea ci insegna che spesso le cose più semplici sono anche le più efficaci. Nel prossimo approfondimento del nostro podcast Mi Piaccio Così, online tutti i martedì su Spotify, parleremo della piramide alimentare e del riconoscimento UNESCO della dieta mediterranea come patrimonio immateriale dell’umanità.
Intanto, se vuoi iniziare a seguire uno stile di vita ispirato alla dieta mediterranea, scopri come il programma Mi Piace Così può aiutarti a ritrovare il tuo benessere ogni giorno con pasti pronti, sani ed equilibrati.