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Tempo di lettura: 4 min'Buoni propositi: perché falliscono
E come mantenerli davvero nel tempo
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Abbiamo sempre legato i buoni propositi alla nostra forma fisica: il peso da perdere, la taglia di pantaloni o un numero sulla bilancia da raggiugere.
Obiettivi spesso inarrivabili: e non perché non possiamo farcela, ma perché non adatti a noi.
Quindi? Molliamo.
Scopri qui allora come creare dei buoni propositi veri, adatti a te e come non auto-sabotarti già dopo una settimana.
Come far credere al tuo cervello che ce la farai davvero
Gennaio arriva puntuale. E con lui arriva la lista dei buoni propositi.
Dieta ferrea, palestra tre volte a settimana, niente dolci, vita nuova.
Poi passa qualche settimana.
La lista resta lì. Il senso di colpa cresce. E la fiducia in te diminuisce.
Se ti riconosci, sappi una cosa importante: non è un problema di forza di volontà.
È un problema di metodo. E soprattutto di fiducia.
In questo articolo, ispirato a una puntata del podcast Mi Piaccio Così – La voce del tuo corpo, scopri perché i buoni propositi falliscono quasi sempre e come impostarli in modo che il tuo cervello inizi, finalmente, a crederti.
Perché i buoni propositi non funzionano (e non è colpa tua)
Secondo diversi studi sul comportamento, oltre il 90% dei buoni propositi legati a dieta e corpo viene abbandonato entro marzo.
Non perché “non sei costante”.
Ma perché fai sempre la stessa cosa: prometti troppo, tutto insieme, e troppo in fretta.
La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.
Ogni volta che dici:
- “Da lunedì inizio”
- “È l’ultima volta che mangio così”
- “Questa volta è diverso”
…e poi molli, succede qualcosa di preciso.
🧠 Il tuo cervello smette di fidarsi di te.
Proprio come succede con quella persona che promette sempre e non mantiene mai: alla lunga, non le credi più.
Il tuo subconscio fa lo stesso. È qui che nasce l’autosabotaggio.
Autosabotaggio: cos’è davvero (spoiler: non è pigrizia)
L’autosabotaggio non è mancanza di disciplina.
È una risposta di protezione.
Il tuo cervello ha imparato una cosa:
“Quando dice che cambierà, poi soffre e fallisce”.
E quindi ti frena. Ti spinge verso le vecchie abitudini. Non per farti del male, ma per evitarti l’ennesima delusione.
La buona notizia?
👉 La fiducia si può ricostruire.
Ma devi partire dal modo giusto.
Regola n.1: scegli un solo obiettivo (uno davvero) per i buoni propositi
Se vuoi che il tuo cervello torni a credere alle tue parole, devi smettere di promettere troppo.
Un solo obiettivo, uno talmente piccolo che quasi ti sembra banale.
Esempi concreti:
- ❌ “Mangio solo sano”
- ✅ “A pranzo e cena aggiungo una verdura”
- ❌ “Palestra tutti i giorni”
- ✅ “Cammino 20 minuti due volte a settimana”
Non è poco.
È realistico. Ed è questo che conta.
Perché devi fare qualcosa che puoi fare davvero, mantenerlo nel tempo. Ricorda che non è importante quel tanto che fai in poco tempo ma quel poco che fai per sempre. Sta lì la differenza.
Regola n.2: rendi l’ambiente tuo alleato (non il contrario)
La motivazione non basta. Cambia ogni giorno.
Anche il nostro Dottore Nutrizionista e Atleta Giovanni in questa intervista ce lo dice: Non è la motivazione il motore che ti permette di andare avanti.
L’ambiente, invece, resta.
Se vuoi davvero mantenere un buon proposito:
- rendi l’azione facile
- rendi la tentazione scomoda
Qualche esempio pratico:
- Verdure già lavate e pronte nel frigo, davanti agli occhi
- Snack meno sani… semplicemente non comprati
- Vestiti per muoverti preparati la sera prima
👉 Se una scelta è immediata, la farai.
👉 Se richiede fatica extra, molto meno.
Vai in bagno ancora con un occhio chiuso, devi decidere se rimanere in pigiama per lavorare in smart o indossare la tuta. Se la tuta è già sul lavabo la indosserai. E se in pausa pranzo a fine giornata lavorativa sei già in tuta, allenarti sarà più semplice.
Regola n.3: costruisci piccole vittorie quotidiane
Il tuo cervello ha bisogno di prove, non di promesse.
Ogni micro-obiettivo mantenuto è un messaggio chiaro:
“Posso fidarmi di me”.
Non partire da:
- “Perderò 20 kg”
Parti da:
- “Faccio colazione ogni giorno”
- “Bevo un bicchiere d’acqua appena svegliə”
- “Cammino 10 minuti dopo pranzo”
Dopo qualche settimana succede qualcosa di potente:
👉 la fiducia torna.
👉 Il cambiamento diventa possibile, senza lotta.
Perché quei 10 minuti diventeranno 15 senza accorgertene, la colazione diventerà una coccola quando al supermercato anziché i biscotti proverai a comprare quel pane ai cereali che tostato rilascerà quel profumo degno di una panetteria francese.
Perdere peso inizia dalla fiducia (non dalla forza) dei tuoi buoni propositi
Quando il tuo cervello torna a credere alle tue parole:
- mangiare meglio diventa più naturale
- muoverti pesa meno
- il cambiamento non sembra più una punizione
Non perché sei diventatə “più fortə”.
Ma perché sei diventatə coerente.
Ed è da lì che nasce il dimagrimento sostenibile.
Ricorda che devi perdere peso, devi muoverti, devi mangiare sano non perché non ti piaci, non perché il tuo corpo ti sta stretto, ma perché lo ami a tal punto da volerlo in salute.
Cosa fare adesso (davvero) per mantenere i tuoi buoni propositi fino a dicembre
Prima di scrivere la solita lista infinita:
- scegli una sola azione
- rendila facilissima
- ripetila per 30 giorni
Nient’altro.
Il vero buon proposito non è fare tutto perfetto.
È fare qualcosa e mantenerla.









